Vittimizzazione secondaria

Definizione

La vittimizzazione secondaria è un fenomeno che si verifica quando una persona, già vittima di un reato o di un trauma, subisce ulteriori danni psicologici o emotivi a causa delle reazioni e dei comportamenti delle persone che dovrebbero offrirle supporto. Questo può includere familiari, amici, forze dell'ordine, operatori sanitari o legali. Invece di ricevere comprensione e aiuto, la vittima può sentirsi giudicata, incolpata o non creduta, aggravando così il suo stato di sofferenza.

Un esempio comune di vittimizzazione secondaria si verifica nei casi di violenza sessuale. Le vittime possono essere sottoposte a domande intrusive o colpevolizzanti, come "Cosa indossavi?" o "Perché eri lì a quell'ora?". Queste domande non solo insinuano che la vittima sia in qualche modo responsabile dell'accaduto, ma possono anche scoraggiarla dal denunciare l'evento o dal cercare aiuto. Questo tipo di trattamento può portare a un ulteriore isolamento e a un peggioramento del trauma psicologico.

Le conseguenze della vittimizzazione secondaria possono essere gravi e durature. Le vittime possono sviluppare sintomi di ansia, depressione, disturbo da stress post-traumatico e una generale sfiducia nelle istituzioni e nelle relazioni interpersonali. Per prevenire la vittimizzazione secondaria, è fondamentale che le persone coinvolte nel supporto alle vittime siano adeguatamente formate per rispondere in modo empatico e rispettoso, evitando giudizi e colpevolizzazioni.